A risentirne in misura importante, il settore del turismo e del traffico aereo. Nei due scali milanesi dal 15 febbraio al 2 marzo si è registrato un calo dei passeggeri del 49,7%. Non solo perché perché le persone scelgono di non viaggiare ma anche perché tante compagnie hanno deciso di annullare i loro voli o di ridurli. Il colosso tedesco dei cieli “Lufthansa”, per esempio, parcheggia da subito un quinto della flotta complessiva (150 aerei) anche per effetto dei voli cancellati con l’Italia.

In Italia i casi di coronavirus superano quota 3 mila. Secondo l’ultimo bollettino sono 3089 i pazienti registrati finora. Di questi 2706 sono casi attualmente attivi, le vittime totali finora sono state 107, 28 nelle ultime 24 ore.

Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo.

Lo hanno annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. I numeri, in continua crescita, costringono il governo a mettere in atto nuove misure contro la diffusione del virus. Salgono a 360 i contagi in Veneto e il governatore Luca Zaia invoca l’estensione di misure urgenti anche per l’economia a tutta la regione. L’umore negativo sui mercati deriva infatti dal timore di una brusca frenata dell’economia.

“Siamo ormai toccati da vicino – dice Zaia – da un lato perchè i focolai ci sono in tutte le province del Veneto, dall’altro perché comunque il danno diretto o indiretto l’economia lo subisce sempre. Noi porteremo avanti questa sfida facendo capire che realtà come le nostre, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, rappresentano sostanzialmente il Pil italiano, e quindi la recessione del Veneto è la recessione del Paese“.